Un giudice del Mississippi
ha respinto la richiesta dell'unica clinica abortista dello Stato di
bloccare temporaneamente il divieto quasi totale delle interruzioni di gravidanza. Ciò significa che – se non ci saranno ulteriori sviluppi legali – il divieto entrerà in vigore giovedì e la clinica chiuderà il giorno prima.
Il divieto di aborto prende piede negli Usa
Attivisti per i diritti all'aborto si radunano davanti alla Corte Suprema a Washington
Il divieto sarà operativo perché a fine mese scorso la
Corte Suprema ha annullato
la storica sentenza Roe v Wade, che dal 1973 garantiva il
diritto costituzionale all'aborto. La decisione di rovesciarla è stata accolta con
manifestazioni sia di
protesta che
di gioia in tutto il Paese, rispettivamente da parte dei sostenitori
pro-choice e di quelli
anti-abortisti, in risposta alla decisione che cambierà p
er gli anni a venire i diritti riproduttivi in America. Milioni di donne non avranno più accesso all'aborto, poiché Stati conservatori come il Mississippi stanno adottando leggi che vietano la procedura.
La richiesta della clinica in Mississippi e il no del giudice
Attivisti pro aborto davanti al congresso del Mississippi
Gli avvocati della clinica del Mississippi - la
Jackson Women's Health Organization - avevano sostenuto che il
diritto alla privacy previsto dalla Costituzione dello Stato includeva anche quello all'aborto. Ma
la giudice Debbra Halford ha respinto l'argomentazione durante l'udienza di martedì. "Il testo della Costituzione del Mississippi non menziona l'aborto", ha scritto nella sua decisione. Rob McDuff, legale della clinica, ha dichiarato all'Associated Press che stanno valutando se
ricorrere in appello. La causa nello Stato del sud fa parte di
un'escalation di cause nei tribunali di tutto il Paese in seguito alla decisione della Corte Suprema. Gli Stati stanno cercando di approvare le proprie leggi sull'aborto, ma molte di queste sono state
bloccate da azioni legali. In
Florida, il divieto di abortire oltre le 15 settimane è entrato in vigore martedì, dopo che un'ordinanza del tribunale ne aveva bloccato l'applicazione. In
Louisiana, il procuratore generale dello Stato ha chiesto alla Corte suprema di consentire l'applicazione di un divieto su quasi tutti gli aborti dopo che era stato bloccato dai tribunali di grado inferiore.
Biden: "Sentenza tragica, esaminiamo le alternative"
Il presidente degli Stati Uniti in una videoconferenza con i governatori democratici
Il
presidente degli Stati Uniti, che si è sempre espresso a favore dei diritti riproduttivi femminili (e non solo, vista la battaglia che sta portando avanti nella tutela della comunità Lgbtq+) qualche giorno fa ha parlato con i governatori
democratici. Biden ha dichiarato che sta "esaminando
tutte le alternative" per proteggere l'accesso all'aborto, dopo la decisione della Corte Suprema che ha ribaltato la sentenza che da circa 50 anni garantiva il diritto federale. All'indomani del suo viaggio in Europa, Biden ha descritto
la sentenza come "tragica" ed ha avvertito che i repubblicani potrebbero tentare di emanare un divieto nazionale se riprenderanno il controllo del
Congresso. Il presidente, riferisce l'Associated Press, ha esortato i democratici a eleggere
almeno altri due senatori in modo da poter codificare per legge le garanzie fornite con la sentenza Roe v. Wade.