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Home » Spettacolo » BigMama, chi è la rapper della body positivity che a Sanremo 2023 duetterà con Elodie

BigMama, chi è la rapper della body positivity che a Sanremo 2023 duetterà con Elodie

Canta di discriminazioni, omofobia, autolesionismo: dalle gare di karaoke al palco dell'Ariston, passando per il Concertone e il Metaverso

Barbara Berti
1 Febbraio 2023
BigMama è il nome d’arte di Marianna Mammone, nata nel 2000 ad Avellino (Instagram)

BigMama è il nome d’arte di Marianna Mammone, nata nel 2000 ad Avellino (Instagram)

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Sostiene a gran voce la body positivity e si dichiara bisessuale. Si presenta così a Sanremo 2023 BigMama, la rapper che nella serata delle cover di venerdì 10 febbraio, accompagnerà Elodie per cantare “American Woman” dei The Guess Who, un brano dalla valenza fortemente politica. Ma, al di là della canzone, sale l’attesa per capire cosa potrà fare all’Ariston BigMama, visto che sul palco del Primo Maggio 2022 ha fatto scalpore.

 

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Un post condiviso da BigMama (@bigmamaalmic)

Ma andiamo con ordine. BigMama è il nome d’arte di Marianna Mammone, nata nel 2000 ad Avellino. Canta di discriminazioni, tolleranza, omofobia, autolesionismo. Canta per sé e per tutte quelle persone che si sentono sbagliate, dimostrando che se ci credi davvero puoi arrivare dove vuoi. Canta da quando era bambina.

“Partecipavo alle gare di karaoke del mio paese, San Michele di Serino, ho anche vinto diverse coppe. E ricordo ancora che a 7 anni prendevo il telefono di mia madre e facevo dei video con delle canzoni inventate da me, delle specie di freestyle per il mio fratellino più piccolo, all’epoca aveva un anno e mi divertivo a farlo ballare” ha raccontato in un’intervista a “Rolling Stone Italia”. Si è avvicinata al mondo del rap nel 2013 scrivendo i primi testi e registrandoli nella sua cameretta per poi pubblicare le sue canzoni su YouTube. La prima canzone arriva a 13 anni, al termine di una giornata difficile, piena di prese in giro da parte dei coetanei.

BigMama (Instagram)
BigMama (Instagram)

“Dei ragazzini si erano messi a lanciarmi addosso delle pietre urlandomi dietro ‘cicciona, fai schifo’ e cose del genere” racconta sempre a “Rolling Stone Italia”. In quell’occasione è nata “Charlotte”, brano che ha pubblicato solo nel 2016, la cui protagonista “è una ragazzina autolesionista che non riesce a confrontarsi col mondo e a fare nulla perché si sente sbagliata, giudicata, ha addosso un peso costante che alla fine la spinge ad ammazzarsi” spiega la rapper. Con “Charlotte”, dunque, BigMama trova così il coraggio di mostrare al pubblico le sue cicatrici e le racconta attraverso testi intimi, accompagnati da un’ottima padronanza del linguaggio e capacità di distinguersi per il suo flow.

BigMama sarà a Sanremo 2023 nella serata delle cover come ospite di Elodie (Instagram)
BigMama sarà a Sanremo 2023 nella serata delle cover come ospite di Elodie (Instagram)

Nel 2019, dopo il trasferimento dalla provincia alla città di Milano, pubblica su tutte le piattaforme di streaming il singolo “77”, seguito nei due mesi successivi dalle uscite di “Lights Off” e “Amsa”. Si tratta di tre freestyle che confermano il talento della ragazza e la voglia di dimostrare come al mondo d’oggi le figure femminili nel rap abbiano sempre meno un ruolo marginale.

Nel 2020 entra a far parte dell’etichetta Pluggers con la quale inizia un nuovo percorso che parte dal singolo “Mayday” prodotto da Lester Nowhere che cura la parte strumentale anche del secondo singolo di BigMama, “Formato XXL”, uscito in esclusiva per Real Talk. Queste due canzoni hanno catalizzato le attenzioni dei media di settore e la cantante stata inserita da Red Bull nella lista dei migliori artisti rap da tenere d’occhio: “BigMama ha flow, rime ed energia come forse nessun altro in questa lista”.

BigMama è stata la prima artista italiana a esibirsi in un concerto nel Metaverso (Instagram)
BigMama è stata la prima artista italiana a esibirsi in un concerto nel Metaverso (Instagram)

Nel 2021 arriva il singolo “TooMuch” prodotto da Crookers: nel video BigMama si trasforma di continuo per esorcizzare le cattiverie subite in quanto non conforme allo standard dettato dalla maggioranza. Nei testi i riferimenti al suo peso sono diretti ed espliciti: “Un giorno ti sorrido e quello dopo ti odio un botto. Forse per questo peso doppio” e “Ormai è una vita che fai sempre l’offeso. Stai tranquillo, almeno tu non sei obeso”. In “TooMuch” BigMama si definisce bipolare, portando all’attenzione dei fan anche l’importanza della salute mentale: “Molti ragazzi si diagnosticano disturbi di personalità perché oggi fa figo. Ha senso parlarne per normalizzare, il problema è farlo nella maniera sbagliata. Adesso in molti di più parliamo delle nostre debolezze, è una questione che va oltre rap maschile e femminile. Per me è rap e basta, sono felice dei temi che si portano avanti con naturalezza” ha raccontato in una recente intervista.

Sempre nel 2021 pubblica “Così Leggera”, prodotto da Crookers e No Label, nel quale la cantante mostra il suo lato più fragile in un’altalena di emozioni tra paure e speranze, gioia e tristezza, mischiando i racconti di una relazione finita in passato con la sua storia attuale. Se il 2021 si chiude con l’esibizione in diretta streaming su LiveNow per il primo concerto di un’artista italiana nel Metaverso, il 2022 inizia con la campagna #voceallostile di Zalando, interpretando il classico “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli e il suo volto finisce sui cartelloni pubblicitari più importanti di Milano.

Esponendosi come fa nelle sue canzoni e nei video, BigMama va spesso incontro all’odio degli hater. Quei leoni da tastiera che ben conosce visto che prima di Internet le offese le sono arrivate (e, come ha raccontato più volte) continuano ad arrivare, anche a voce, per strada. La sua storia di sofferenza e di rabbia causata dal body shaming legato al bullismo, una piaga della nostra società contro cui bisogna a tutti i costi battersi, è diventata di dominio pubblico durante il Concertone del Primo Maggio 2022.

“Mi gridavano ‘cicciona’, ora guardate quanto sono fi*a!” ha urlato dal palco romano a quanti, nel corso degli anni, con cattiveria, l’hanno dileggiata per le sue forme ‘abbondanti’. “Mai parlare male di qualcuno, poi magari te lo ritrovi che canta… sul palco del Concertone”, ha aggiunto BigMama con splendida ironia, mentre dal pubblico, in coro, partiva “Sei bellissima”, il celebre brano di Loredana Bertè. Fasciata in un vestito aderentissimo dai toni color carne con pennellate scure, zeppe altissime, capelli biondo platino e un trucco futuristico, BigMama si è presa la sua rivincita dal palco più importante per rappresentare i diritti dei lavoratori, ma non solo. Anche quelli della comunità Lgbtq+ a cui è molto vicina.

BigMama sul palco del Concertone del Primo Maggio 2022 (Twitter)
BigMama sul palco del Concertone del Primo Maggio 2022 (Twitter)

La ferocia delle critiche è ancor di più aumentata, quando da icona Lgbtq+, la giovane cantante ha espresso la sua identità sessuale, rivelandosi bisessuale. Qualcosa che è stato possibile rivivere anche nel mondo della sua musica, in particolare nei brani “Poker” e “Note”, il racconto di due relazioni in due momenti diversi, la prima con un uomo e la seconda con una donna. Il testo del primo pezzo non lascia spazio all’immaginazione: “Il sesso mi  calma come la frase fi*a per la storia di Insta/ Che dice ‘Manchi, ma fai male’, ma mi manca il male! Perché quella faccia di cazzo io non l’ho più rivista/ Io punto al cielo con il cuore sotto zero/ Vivo male il livello del mare mentre spero/ Di essere me stessa tipo sempre”.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Sostiene a gran voce la body positivity e si dichiara bisessuale. Si presenta così a Sanremo 2023 BigMama, la rapper che nella serata delle cover di venerdì 10 febbraio, accompagnerà Elodie per cantare “American Woman” dei The Guess Who, un brano dalla valenza fortemente politica. Ma, al di là della canzone, sale l’attesa per capire cosa potrà fare all’Ariston BigMama, visto che sul palco del Primo Maggio 2022 ha fatto scalpore.
 
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BigMama (Instagram)
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“Dei ragazzini si erano messi a lanciarmi addosso delle pietre urlandomi dietro ‘cicciona, fai schifo’ e cose del genere” racconta sempre a “Rolling Stone Italia”. In quell’occasione è nata “Charlotte”, brano che ha pubblicato solo nel 2016, la cui protagonista “è una ragazzina autolesionista che non riesce a confrontarsi col mondo e a fare nulla perché si sente sbagliata, giudicata, ha addosso un peso costante che alla fine la spinge ad ammazzarsi” spiega la rapper. Con “Charlotte”, dunque, BigMama trova così il coraggio di mostrare al pubblico le sue cicatrici e le racconta attraverso testi intimi, accompagnati da un’ottima padronanza del linguaggio e capacità di distinguersi per il suo flow.
BigMama sarà a Sanremo 2023 nella serata delle cover come ospite di Elodie (Instagram)
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Nel 2019, dopo il trasferimento dalla provincia alla città di Milano, pubblica su tutte le piattaforme di streaming il singolo “77”, seguito nei due mesi successivi dalle uscite di “Lights Off” e “Amsa”. Si tratta di tre freestyle che confermano il talento della ragazza e la voglia di dimostrare come al mondo d’oggi le figure femminili nel rap abbiano sempre meno un ruolo marginale. Nel 2020 entra a far parte dell’etichetta Pluggers con la quale inizia un nuovo percorso che parte dal singolo “Mayday” prodotto da Lester Nowhere che cura la parte strumentale anche del secondo singolo di BigMama, “Formato XXL”, uscito in esclusiva per Real Talk. Queste due canzoni hanno catalizzato le attenzioni dei media di settore e la cantante stata inserita da Red Bull nella lista dei migliori artisti rap da tenere d’occhio: “BigMama ha flow, rime ed energia come forse nessun altro in questa lista”.
BigMama è stata la prima artista italiana a esibirsi in un concerto nel Metaverso (Instagram)
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Nel 2021 arriva il singolo “TooMuch” prodotto da Crookers: nel video BigMama si trasforma di continuo per esorcizzare le cattiverie subite in quanto non conforme allo standard dettato dalla maggioranza. Nei testi i riferimenti al suo peso sono diretti ed espliciti: “Un giorno ti sorrido e quello dopo ti odio un botto. Forse per questo peso doppio” e “Ormai è una vita che fai sempre l’offeso. Stai tranquillo, almeno tu non sei obeso”. In “TooMuch” BigMama si definisce bipolare, portando all’attenzione dei fan anche l’importanza della salute mentale: “Molti ragazzi si diagnosticano disturbi di personalità perché oggi fa figo. Ha senso parlarne per normalizzare, il problema è farlo nella maniera sbagliata. Adesso in molti di più parliamo delle nostre debolezze, è una questione che va oltre rap maschile e femminile. Per me è rap e basta, sono felice dei temi che si portano avanti con naturalezza” ha raccontato in una recente intervista. Sempre nel 2021 pubblica “Così Leggera”, prodotto da Crookers e No Label, nel quale la cantante mostra il suo lato più fragile in un’altalena di emozioni tra paure e speranze, gioia e tristezza, mischiando i racconti di una relazione finita in passato con la sua storia attuale. Se il 2021 si chiude con l’esibizione in diretta streaming su LiveNow per il primo concerto di un’artista italiana nel Metaverso, il 2022 inizia con la campagna #voceallostile di Zalando, interpretando il classico “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli e il suo volto finisce sui cartelloni pubblicitari più importanti di Milano. Esponendosi come fa nelle sue canzoni e nei video, BigMama va spesso incontro all’odio degli hater. Quei leoni da tastiera che ben conosce visto che prima di Internet le offese le sono arrivate (e, come ha raccontato più volte) continuano ad arrivare, anche a voce, per strada. La sua storia di sofferenza e di rabbia causata dal body shaming legato al bullismo, una piaga della nostra società contro cui bisogna a tutti i costi battersi, è diventata di dominio pubblico durante il Concertone del Primo Maggio 2022. “Mi gridavano ‘cicciona’, ora guardate quanto sono fi*a!” ha urlato dal palco romano a quanti, nel corso degli anni, con cattiveria, l’hanno dileggiata per le sue forme ‘abbondanti’. “Mai parlare male di qualcuno, poi magari te lo ritrovi che canta... sul palco del Concertone”, ha aggiunto BigMama con splendida ironia, mentre dal pubblico, in coro, partiva “Sei bellissima”, il celebre brano di Loredana Bertè. Fasciata in un vestito aderentissimo dai toni color carne con pennellate scure, zeppe altissime, capelli biondo platino e un trucco futuristico, BigMama si è presa la sua rivincita dal palco più importante per rappresentare i diritti dei lavoratori, ma non solo. Anche quelli della comunità Lgbtq+ a cui è molto vicina.
BigMama sul palco del Concertone del Primo Maggio 2022 (Twitter)
BigMama sul palco del Concertone del Primo Maggio 2022 (Twitter)
La ferocia delle critiche è ancor di più aumentata, quando da icona Lgbtq+, la giovane cantante ha espresso la sua identità sessuale, rivelandosi bisessuale. Qualcosa che è stato possibile rivivere anche nel mondo della sua musica, in particolare nei brani “Poker” e “Note”, il racconto di due relazioni in due momenti diversi, la prima con un uomo e la seconda con una donna. Il testo del primo pezzo non lascia spazio all'immaginazione: “Il sesso mi  calma come la frase fi*a per la storia di Insta/ Che dice ‘Manchi, ma fai male’, ma mi manca il male! Perché quella faccia di cazzo io non l’ho più rivista/ Io punto al cielo con il cuore sotto zero/ Vivo male il livello del mare mentre spero/ Di essere me stessa tipo sempre”.
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