L'educazione sessuale insegnata per legge nelle scuole. Perché è assolutamente necessaria una riflessione sul benessere fisico e psicologico della persona. Perché occorre imparare a riflettere, fin da ragazzi, su temi cruciali come la discriminazione di genere, il rispetto dei diritti altrui, la cura e l’attenzione per una sessualità consapevole. Si parlerà di questo e di molto altro nella tre giorni di talk e dibattiti, il cui mosaico formerà un festival. Si chiama "Saperlo prima". È il primo e unico festival italiano sulla salute sessuale e affettiva. Si terrà a Roma, dal 17 al 19 febbraio, a Largo Venue, in via Biordo Michelotti. Un appuntamento imprescindibile, visto che l’Italia è fanalino di coda in Europa e non solo per quanto riguarda una corretta educazione sessuale nelle scuole. Ha lanciato l’allarme, recentemente, il presidente dell’Aied (Associazione italiana educazione demografica) Mario Puiatti, al convegno nazionale svoltosi a Roma presso la Casa internazionale delle donne, lo scorso novembre: "L’Italia è una delle pochissime nazioni europee prive di programmi curricolari nel merito". Così gli studenti cercano le informazioni che sono cruciali, in quel momento della loro vita, su internet.
Un 'fai da te' che non sempre porta ad una consapevolezza piena, matura. Molti di loro, infatti, hanno difficoltà a chiedere le stesse cose in famiglia e pensano, quasi tutti, che la scuola dovrebbe garantire una maggiore informazione sulla sessualità. Per questo, Flavia Restivo, Isabella Borrelli e Andrea Giorgini con l’Associazione Selene – e con il sostegno della Regione Lazio – hanno ideato e realizzato "Saperlo prima". Una tre giorni dedicata a una visione della sessualità positiva e multidimensionale, che comprenda i suoi aspetti psicologici, relazionali e culturali. Fra gli ospiti, psicologi come Fabrizio Quattrini, docente e volto televisivo; giornaliste e scrittrici come Giulia Blasi; la direttrice della School of Gender Economics all’Università di Roma Unitelma Azzurra Rinaldi. Parleranno anche la narratologa Marina Pierri, e lo youtuber Leonardo Bocci, creator di video ironici che raggiungono un milione di visualizzazioni l’uno. Bocci è l’autore, per esempio, di "Amore e carboneira", parodia di "Amore e capoeira". Si parlerà, fra le altre cose, della necessità dell’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole: l’Italia è uno degli ultimi Stati membri dell’Unione europea in cui l’educazione sessuale non sia prevista come materia obbligatoria nelle scuole. Il progetto nasce da Flavia Restivo, Isabella Borrelli e Andrea Giorgini; è finanziato dalla Regione Lazio, e ha fra i suoi media partner il sito Skuola.net. I tre promotori del progetto hanno lanciato una petizione online su Change.org per l’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, che ha raccolto nel giro di poche settimane più di 35mila firme. "La scuola rimane il mezzo più pratico per raggiungere un gran numero di giovani", dicono. "Attualmente, l’educazione sessuale e quella affettiva sono presenti solo in alcuni istituti italiani, in forma autogestita. È importante, invece, che sia prevista per legge, così da diventare uno strumento di informazione, prevenzione e autodeterminazione". Partecipare al festival è semplice: basta registrarsi online e gratuitamente sarà possibile partecipare ai vari eventi previsti in scaletta.