Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Planet Sex, Cara Delevingne alla scoperta della sessualità e dell'identità di genere

Nella serie la modella dona anche uno dei suoi orgasmi alla scienza. E rivela che in passato ha avuto pensieri suicidi

di BARBARA BERTI -
29 novembre 2022
Cara Delevingne (Instagram)

Cara Delevingne (Instagram)

Rivelazioni choc di Cara Delevingne. La modella britannica svela che le problematiche legate alla sua sessualità, in passato, l’hanno portata più volte a pensieri suicidi. La confessione della trentenne arriva alla vigilia di “Planet Sex With Cara Delevingne”, la docu-serie in sei episodi con la supermodella alle prese con l’analisi e l’esplorazione della sessualità a trecentosessanta gradi. “Pensavo a me stessa come una persona giovane e alla moda, ma mi sono sentita una tale puritana. Così ho finito per fare tutto ciò che mi sentivo a mio agio di fare” spiega, a proposito della serie, la modella che è tra le protagoniste del Calendario Pirelli 2023.
L'attrice e modella Cara Delevingne (Instagram)

L'attrice e modella Cara Delevingne (Instagram)

La top britannica è una popolare icona queer, ruolo che lei ha accettato con fierezza attivandosi in tanti campi, non ultimo quello televisivo. Col suo intento di esplorare la sessualità, passando per le dinamiche del desiderio, la monogamia, l’identità di genere e la pornografia, il documentario della Bbc, per Delevingne, è stato occasione di riflessione e scoperta di sé. Infatti la modella ha ammesso di aver dovuto fare i conti con molte paure, non ultime l’omofobia e un forte senso di vergogna. “Non potevo parlarne con nessuno” ricorda riferendosi alla sua identità pansessuale già durante gli anni dell’adolescenza. E aggiunge “Ho avuto molta omofobia e vergogna interiorizzate. Pensavo di essere anormale”. Il superamento dei suoi confini, fisici e mentali, è stata un'esperienza liberatoria per Delevingne. “Ha cambiato molto la mia vita. Ora sono più felice di quanto non sia mai stata” dice l’attrice di “Suicide Squad” in riferimento al documentario che viene presentato in anteprima nel Regno Unito su BBC Three e BBC iPlayer giovedì 1 dicembre.
Cara Delevingne, 30 anni (Instagram)

Cara Delevingne, 30 anni (Instagram)

Nella serie, la protagonista viaggia per il mondo parlando con scienziati, artisti e attivisti per trovare le risposte ad alcune grandi domande. Si nasce o si diventa LGBTQ+? Il nostro genere è stato fissato prima della nascita? Perché siamo attratti da certe persone? L’attrice ha visitato il suo primo Pride solo durante le riprese dello spettacolo. Ora vuole vivere il suo primo Gay Pride nel Regno Unito: “Essere nella mia città e tornare nel luogo in cui è iniziata la vergogna ed essere in grado di essere aperta è qualcosa che non vedo davvero l'ora”. In un episodio della serie, Delevingne, insieme ad esperti del settore, si reca in un ospedale in Germania, dove le vengono prelevati due campioni di sangue. Uno prima e uno dopo il suo orgasmo. Lo scopo dell'esperimento è esplorare più da vicino ciò che questa sensazione fa alla chimica del corpo. L'effetto è misurato in particolare nel sistema endocannabinoide, una parte del nostro sistema nervoso particolarmente responsabile dello stato di rilassamento e della riduzione dell'ansia.
L'attrice e modella Cara Delevingne (Instagram)

L'attrice e modella Cara Delevingne (Instagram)

La top model non ha mai fatto mistero di essere bisessuale e che la sua sessualità fluida l'ha fatta sentire più a suo agio nelle relazioni con altre donne. Ma lavorare alla serie le ha permesso di arrivare una maggiore chiarezza sulla propria identità di genere. Alla fine dell'episodio quattro dice: “Sono una 'lei' in questo momento. Ma mi piace anche vestirmi da uomo ed essere un 'lui'. Non devi esercitare così tanta pressione su te stesso su ciò che sei, chi sei. Che sia maschile e femminile, è solo quello che sono”. Con il documentario, la top spera che anche chi lo guarderà otterrà una maggior chiarezza su questioni di sesso, sessualità e genere: “Mi piacerebbe che le persone abbiano il tipo di conversazioni che sono presenti nello show. Penso che l'odio e la paura provengano da cose di cui non si parla, o da paure per le domande”.