Estrarre il cartellino rosso per espellere non solo dal campo di gioco, dagli spalti e dagli stadi, ma anche dalle case, dalle strade, sul web come nella vita vera, e più in generale da ogni angolo di mondo, la violenza. Ovunque essa si manifesti, contro chiunque si scagli, in tutte le forme essa si presenti: razziale, bullismo, contro le donne e i bambini, senza alcun confine di genere.
L'idea (ri)parte dal campionato italiano di calcio. Il simbolo della campagna è un segno rosso sul viso, che richiama il cartellino, per esorcizzare la paura che vivono ogni giorno tutte le donne e le persone, di qualsiasi sesso ed età, vittime di violenza. Non solo in Serie A, ma in ogni partita in programma lo scorso fine settimana, a partire dai campionati del settore giovanile e scolastico, gli arbitri (ma anche giocatori e allenatori) sono scesi in campo con questo segno rosso simbolo della campagna #unrossoallaviolenza. L'allargamento dell'iniziativa anche a livello territoriale è stato voluto dal vice presidente dell'Associazione italiana arbitri, Duccio Baglioni, insieme al comitato nazionale, ed ha trovato il pieno accoglimento da parte della Federazione italiana giuoco calcio. L'Aic e la Figc stanno infatti portando avanti insieme una campagna contro ogni tipo di violenza nel mondo del calcio. Un problema che riguarda anche le molestie commesse ai danni dei direttori di gara. Il presidente federale, Gabriele Gravina, in occasione della presentazione del report dell'Aic, ha infatti ribadito la ferma condanna alle aggressioni messe in atto contro gli arbitri. L'iniziativa #unrossoallaviolenza, è stata promossa dalla Lega di serie A, in collaborazione con We World Onlus.
Dunque, tutte le gare della 23esima giornata di serie A, e non solo, si sono colorate di rosso: il simbolo della campagna richiama infatti il cartellino rosso per dare un forte segnale di vicinanza a tutte vittime, purtroppo sempre più numerose. Non solo calciatori e arbitri avranno un segno rosso sul viso, ma i capitani porteranno anche la fascia simbolo della giornata. Inoltre, il podio porta-pallone e la lavagna per le sostituzioni saranno personalizzati con l'adesivo dell'iniziativa, mentre sui maxischermi sarà trasmesso lo spot della campagna contro la violenza sulle donne. In tv, al momento del sorteggio del campo, comparirà una grafica dedicata a #unrossoallaviolenza. "È fondamentale continuare a tenere sempre molto alta l'attenzione su questo fenomeno drammatico, ogni singolo giorno dell'anno - ha dichiarato il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini -. Per questo abbiamo deciso di promuovere la nostra campagna anche al di fuori del consueto contesto. Voglio ringraziare i nostri club, i calciatori e gli arbitri che ancora una volta dimostrano grandissima disponibilità e con il loro esempio aiutano a sensibilizzare tutti rispetto a questo tema così importante. Da sei anni coloriamo di rosso tutti i campi per le iniziative di #unrossoallaviolenza, e continueremo a rafforzarle, finché ci saranno donne che hanno bisogno di essere difese e alle quali dimostrare che non sono sole". “La violenza contro le donne – dichiara il presidente di WeWorld, Marco Chiesara– è un problema strutturale della società, non più soltanto un’emergenza. E se è vero che tanta sensibilizzazione in questi anni ha portato un aumento della consapevolezza rispetto alle cause scatenanti, è pure vero che c’è ancora tanto da fare. Secondo la nostra indagine, 3 uomini su 10 individuano ancora le cause della violenza nelle donne, che provocano e che umiliano. La speranza è che la campagna #unrossoallaviolenza possa innescare un vero cambiamento culturale, cosa di cui abbiamo fortemente bisogno”.Visualizza questo post su Instagram