
Depenalizzazione cannabis
Finalmente c’è una data: il 29 giugno in Aula
Finalmente c’è una data: la legge sulla coltivazione domestica, che renderebbe legale l’autoproduzione di cannabis, arriva in Parlamento il 24 giugno per essere discussa alla Camera dei Deputati. E anche se, l'esame nell'Aula della Camera delle pdl sullo Ius scholae (di cui abbiamo già parlato in un altro articolo) e sulla cannabis slitterà di qualche giorno, cioè al 29 giugno, come ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio in seguito ad una richiesta in tal senso della commissione Affari costituzionali, dove i provvedimenti sono in corso d'esame, si tratta – proprio come per lo ius scholae – di un passaggio fondamentale per la legge che “esce” dalla Commissione Giustizia, dopo oltre due anni da quando era stata proposta, per affrontare il cammino parlamentare e diventare una legge vera e propria. La battaglia parlamentare si è svolta, finora, solo dentro l’aula della commissione Giustizia, presieduta dal pentastellato Mario Perantoni, e ha raggiunto il suo climax la settimana che è appena finita, a colpi di votazioni (e di polemiche) sugli emendamenti della legge meglio conosciuta, dentro il Palazzo, come pdl Magi-Licatini, dai nomi dei due proponenti (Riccardo Magi, deputato e presidente di +Europa, e Caterina Licatini, ex M5s, ora passata nelle fila dei 'dimaiani', cioè nel gruppo Insieme per il futuro).Un percorso accidentato e l’ostruzionismo della destra

I promotori della pdl per legalizzare la coltivazione domestica della cannabis
Cosa prevede la pdl Magi-Licatini
Il cuore della proposta di legge è la coltivazione domestica, ma sono previste anche pene detentive più basse per lo spaccio di lieve entità di cannabis (dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi); mentre non potrà essere mai considerato fatto di lieve entità la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore età. È stata anche prevista una giornata nazionale sui danni derivanti dall'alcolismo, dal tabagismo, dall'uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope per fare informazione nelle scuole. Magi e Licatini, i due proponenti, sono soddisfatti perché, almeno in Commissione, l’ostruzionismo del centrodestra è stato battuto, molti dei loro emendamenti, per lo più solo ostruzionistici, sono decaduti, e confidano che, rispettando i tempi e il calendario dell’Aula, entro luglio si possa arrivare all’approvazione finale del testo sulla cannabis. Ma, dentro l’Aula, l’ostruzionismo di Lega-FdI e anche di Forza Italia (che, invece, sullo ius scholae ha votato, finora, almeno in commissione, a favore della legge sulla cittadinanza ai bambini, figli di immigrati, che compiono un ciclo di studi) sarà altrettanto duro. Senza dire del fatto che, quando e se la legge sulla cannabis sarà approvata dalla Camera, dovrà poi passare al Senato, dove proposte come quelle sui diritti civili (ddl Zan) o sull’eutanasia sono arrivate, ma o sono state bocciate (lo Zan) o sono ferme da mesi, con i relatori che non riescono a portarle avanti. Quindi, è inutile illudersi troppo, almeno per ora.La manifestazione pubblica di ‘Meglio legale!’

Riccardo Magi per "Meglio Legale"
La polemica con la scelta della Consulta
Forte la polemica degli organizzatori di “Un giorno legale!” con la dichiarazione di inammissibilità della Corte costituzionale rispetto al referendum sulla cannabis, che non è passato: “Abbiamo scoperto l’ennesima verità italiana: un referendum chiesto da più di 600mila cittadini non è ammissibile, mentre è ammissibile che la cannabis resti nelle mani delle mafie e che il Parlamento italiano non abbia il coraggio di affrontare una questione fondamentale per tutto il Paese. E due domeniche fa la mancanza dei referendum cannabis ed eutanasia legale, gli unici richiesti dai cittadini con centinaia di migliaia di firme, è stata sentita da una buona parte del Paese, tant’è vero che il quorum non c’è stato”. Sempre Magi ha spiegato che “l’arrivo in aula della proposta di legge a mia prima firma sulla coltivazione domestica per uso personale, riduzione delle pene per i reati di lieve entità e l’eliminazione delle sanzioni amministrative per la detenzione di cannabis per l’uso personale, ovviamente non è la legalizzazione completa che noi vorremmo, però è sicuramente un fatto importante che nel Parlamento si parli di cannabis e in un momento significativo della vita istituzionale, dopo la bocciatura dei referendum”. “Le proposte in Parlamento sono molto timide – ha invece detto Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – ma sono meglio di niente. Speriamo che almeno abbiano il coraggio di fare questo piccolo, timido, passo”.L’evento ‘Un giorno legale’ dedicato a Walter

Il murale dedicato a Walter De Benedetto, paziente simbolo della lotta della legalizzazione della cannabis, è stato inaugurato il 23 giugno a Roma