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Tutto rinviato (causa election day)
Fine vita (di cui parliamo diffusamente a parte), ius scholae, ddl Zan sull’omofobia, cannabis. Tutto rinviato, a dopo le amministrative, se va bene. Le Camere hanno chiuso per la campagna elettorale. C'è stato un ultimo lunedì di votazioni, con molti assenti, il 1° giugno, per dare il via libera al Senato alla legge sulla concorrenza e alla Camera a una legge (meritoria) per impedire che bimbi e madri detenute vivano insieme in carcere. Poi i parlamentari si sono presi quasi due settimane di stop, non solo per permettere agli onorevoli di girare l'Italia a caccia di voti, ma anche per evitare tentazioni di strappo parlamentare a fini elettorali. Si sono messi al riparo - con il rinvio - decreti, riforme e pure le leggi sui diritti. Tutti tranne il ddl sulla concorrenza, che era già in enorme ritardo. Ma se per i provvedimenti del governo, legati alla crisi o al Pnrr, è già in programma dopo la pausa un tour de force di votazioni, per le leggi sui diritti civili (ddl Zan, fine vita, cittadinanza, cannabis) si annuncia un cammino ben più accidentato.
L'aula di Montecitorio. In Parlamento stop la discussione delle leggi sui diritti civili è rimandata al post amministrative
Tempi duri per le leggi sui diritti civili…
Inoltre, il clima post-pausa lavori parlamentari sarà molto influenzato dall'esito delle amministrative, perché i partiti si misureranno nelle urne e da lì inizieranno a preparare la volata verso le elezioni politiche del 2023. Dal giorno dopo Pd, M5s e Leu torneranno a spingere perché si cambi la legge elettorale. Di sicuro però il clima pre-elettorale renderà molto difficile portare a termine le leggi sui diritti: stanno al cuore al centrosinistra, ma al Senato si scontrano con una maggioranza a forte tendenza conservatrice. Il Pd proverà a far ripartire il ddl Zan (che è stato ripresentato in formato identico a quello già bocciato in precedenza) e a votare a Palazzo Madama la legge sul fine vita già approvata, nonostante l'ostilità del centrodestra, alla Camera. A Montecitorio sono intanto in calendario in Aula il 24 giugno la legge sulla cittadinanza ai bambini stranieri, tramite la forma dello ius scholae, e il 25 giugno la legge per legalizzare la coltivazione e il possesso per uso personale di cannabis. Lo scontro col centrodestra è un copione già scritto, le probabilità di successo non sono alte. Ma vediamole una per una, nel loro iter, tranne la legge sul fine vita di cui parliamo in un altro articolo.Lo scontro tra i partiti alla base dei rinvii
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Le leggi sui diritti civili in stallo in Parlamento: Ddl Zan, ius scholae, legalizzazione della cannabis, fine vita...
Ancora nel cassetto il ddl Zan
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Manifestazioni a favore del Ddl Zan prima che questo venisse affossato in Senato a ottobre 2021
Ostruzionismo di centrodestra su Ius Scholae
Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, è il relatore dello Ius scholae, la legge per dare la cittadinanza italiana a 850 mila ragazzi figli di immigrati nati in Italia e che qui hanno concluso un ciclo di studi. Il 24 giugno lo Ius scholae approda nell'aula di Montecitorio per essere votato. Dopo decenni di discussioni per superare lo Ius sanguinis (che prevede che si è cittadini italiani solo per discendenza) e di scontri politici, un'approvazione definitiva della nuova cittadinanza sfiorata nella passata legislatura, ancora una volta, Lega e FdI, con Salvini e Meloni in testa, si sono messi di traverso con una valanga di emendamenti molto fantasiosi, come la conoscenza delle sagre paesane o il massimo dei voti a scuola. L'esame in commissione dovrà concludersi entro il 22 giugno, poi dal 24 si parte con i voti in Aula. Forza Italia, che ha presentato con Renata Polverini, un provvedimento simile, potrebbe assicurare i voti che servono. Ma anche se il testo passasse in Aula, poi dovrebbe in ogni caso andare al Senato e lì saranno altri dolori. Iv e Azione, però, dovrebbero garantire i loro voti. Lo ius scholae è il solo testo che potrebbe farcela.
Ius Scholae: la legge sui nuovi cittadini italiani è attesa da oltre 20 anni