Una 'partita' diversa dal solito ma con le stesse pressioni quella che dovrà affrontare Paola Egonu, co-conduttrice a Sanremo. Sì perché questa volta non calcherà un campo da pallavolo bensì il palco del Teatro dell'Ariston. È stata scelta dal direttore artistico e conduttore Amadeus per presentare insieme a lui la terza serata del Festival, dove saranno ospiti i Maneskin, reduci dalla delusione dei Grammy, ma anche da una cavalcata trionfale oltre oceano partita proprio dall'Ariston, e Peppino di Capri, recordman del festival con 15 presenze sul palco, che celebrerà la sua carriera e la sua notorietà conquistata anche all'estero soprattutto grazie alle due vittorie, nel 1973 con "Un grande amore e niente più" e nel 1976 con "Non lo faccio più".
Dalla conferenza stampa al debutto all'Ariston: la giornata di Paola Egonu
Questa mattina, durante la conferenza stampa, la 24enne, che ha deciso di lasciare (temporaneamente) la nazionale azzurra a causa dei continui attacchi razzisti subiti nel corso degli anni - celebri le sue parole "È stancante. Mi hanno chiesto perché sono italiana. Questa è l’ultima partita che faccio con la Nazionale"-, è voluta tornare sull'argomento lasciando qualche speranza sul futuro: "Tornare a giocare nella Nazionale? Sto metabolizzando tutto, ma se ci dovesse essere la possibilità, sì lo farei". E sulla decisione di andare in Turchia ribatte a chi l'accusa di essere fuggita: "Non ho mai abbandonato l'Italia. Ho deciso di andare in Turchia per crescere e poi tornare qui". L'ultima questione affrontata in sala stampa è stata quella relativa alla frase rilasciata a "Vanity Fair" dove la fortissima schiacciatrice aveva fatto intendere che se mai le fosse nato un figlio anch'esso dovrebbe affrontare le umiliazioni e le offese subite dalla mamma a causa del colore della pelle. La campionessa ha preso però subito le distanze spiegando le sue dichiarazioni: "Non ho mai detto quella frase. È un episodio che posso raccontare. Prima della pandemia, c'erano un sacco di casi in America, quando è nato il movimento Black Lives Matter. Io e mia sorella ne abbiamo parlato preoccupate: caspita, ci siamo dette, un domani potrebbe essere mio fratello, mio figlio. Era una preoccupazione, non ho detto che far nascere un bimbo di colore in Italia sarebbe stato condannarlo all'infelicità. Io non sono infelice, anzi sono molto felice. Quella frase è una esagerazione". E aggiunge: "Ma non tutti sono razzisti o tutti cattivi. L'Italia è un Paese razzista, ma non tutti sono razzisti o tutti cattivi, ma se mi chiedete se c'è razzismo la risposta è sì." Per la giovane veneta non si tratta però della prima esperienza nel mondo dello spettacolo: nel 2020 aveva prestato la sua voce, in qualità di doppiatrice, a Sognaluna, personaggio del film d’animazione "Soul" della Disney Pixar. L’anno successivo il vero e proprio esordio in tv, come conduttrice nel programma di Italia 1 "Le Iene" a fianco di Nicola Savino. Lo scorso anno, invece, ha partecipato come giudice speciale della quarta puntata dell’ultima stagione di "Italia's Got Talent".Ora è la volta del palcoscenico più importante in Italia ma l'avvicendamento alla serata non è stato per niente facile per la pallavolista, come dimostrano le dichiarazione sulla propria infanzia rilasciate a "Vanity Fair" qualche giorno fa: "A quattro anni ho capito di essere diversa. Ero all’asilo e, con un mio amichetto, stavamo strappando l’erba del giardino: ci facevano ridere le radici. La maestra ci ha messo in castigo. Per tre volte le ho chiesto di andare in bagno. Per tre volte mi ha risposto di no - spiega -. Alla fine ci sono andata di corsa, senza permesso. Troppo tardi: mi ero fatta tutto addosso. La maestra mi ha riso in faccia: ‘Oddio, fai schifo! Ma quanto puzzi!’. E per il resto del giorno non mi ha cambiata. Ho dovuto attendere, sporca, l’arrivo di mia madre nel pomeriggio. Ancora oggi, 20 anni dopo, fatico a usare una toilette che non sia quella di casa mia". Egonu è cittadina italiana dal 2014 ma nonostante ciò, e il fatto di essere nata nel nostro Paese, il colore della pelle è sempre stato motivo per attaccarla: "Sono cresciuta in un contesto in cui lo standard di bellezza presupponeva l’essere bianca. E i ragazzini possono essere molto spiacevoli. Io ero sempre la più alta, ero nera, con questi ricci che odiavo. A un certo punto mi sono rasata a zero. Peccato che poi venivo presa in giro perché non avevo i capelli. La vita era uno schifo. Io mi sentivo uno schifo".Chi è Paola Egonu
Classe 1998, nasce a Cittadella, in provincia di Padova e fin da bambina nutre una grande passione per la pallavolo e inizia a giocare giovanissima nella formazione della sua città. Grazie alle sue prestazione Egonu viene notata dai centri federali e nella stagione 2013-2014 viene ingaggiata per fare parte del Club Italia in Serie B1, la selezione giovanile della nazionale italiana. Con questo gioca per quattro anni, ottenendo ben presto due promozioni fino ad arrivare in serie A1. Nel 2016 arriva il grande salto di qualità con il passaggio all’ambiziosa Novara, formazione con la quale vince due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e la Champions League nel 2019. Lo stesso anno arriva il trasferimento a Conegliano, la formazione di punta del volley italiano, e anche in questo caso i successi arrivano in serie: in tre anni conquista uno scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppa Italiana, una Champions League e un Mondiale per Club. Quest’anno un altro cambio verso la Turchia e il VakifBank, formazione di primissimo livello europeo e mondiale. Splendido anche il percorso in Nazionale con la quale ha svolto tutte le tappe a livello giovanile per approdare poi in quella maggiore nel 2017 vincendo subito la medaglia d’argento al World Grand Prix, mentre l’anno successivo arriva un secondo posto questa volta ai Mondiali. Nel 2019 è ancora argento ai Campionati Europei, mentre nel 2021 arriva anche il primo grande successo sempre agli Europei dove in finale l’Italia ha sconfitto la Serbia e lei ha conquistato il premio come miglior giocatrice. Nel 2022 arriva una vittoria nella Volley Nations League e un bronzo ai Mondiali. Ultima partita in Nazionale, almeno per il momento, della nostra campionessa.La scaletta della serata
Stasera a Sanremo si esibiranno tutti gli artisti in gara con le loro 28 canzoni. Differentemente dalle prime due sere in cui a votare è stata esclusivamente la sala stampa, questa sera si apriranno il televoto e la giuria demoscopica di 300 elementi. Ecco di seguito la scaletta di uscita dei cantanti di giovedì 9 febbraio:- Paola e Chiara - Furore
- Mara Sattei - Duemila minuti
- Rosa Chemical - Made in Italy
- Gianluca Grignani - Quando ti manca il fiato
- Levante - Vivo
- Tananai - Tango
- Lazza - Cenere
- Lda - Se poi domani
- Madame - Il bene nel male
- Ultimo - Alba
- Elodie - Due
- Mr. Rain - Supereroi
- Giorgia - Parole dette male
- Colla Zio - Non mi va
- Marco Mengoni - Due vite
- Colapesce e Dimartino - Splash
- Coma_Cose - L'addio
- Leo Gassmann - Terzo Cuore
- Cugini di Campagna - Lettera 22
- Olly - Polvere
- Anna Oxa - Sali (Canto dell'Anima)
- Articolo 31 - Un bel viaggio
- Ariete - Mare di Guai
- Sethu - Cause Perse
- Shari - Egoista
- Gianmaria - Mostro
- Modà - Lasciami
- Will - Stupido